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Lione: la più importante città romana della Gallia

Lione è situata nella parte centro orientale della Francia, tra il Massiccio Centrale e le Alpi, attraversata da due importanti fiumi, il Rodano (Rhone) e un suo affluente, la Saona (Saone), la città fu fondata dai Romani, nel 43 a.C., sulla collina di Fourvière proprio alla confluenza dei due fiumi.

Durante l’Impero Romano, Lione, conosciuta allora con il nome di Lugdunum, grazie alla sua posizione di crocevia tra il nord e il sud della Francia e tra il Rodano e il Reno, divenne il centro politico e amministrativo della Gallia, da qui partivano infatti le principali strade romane dirette verso le altre aree della regione.

Nel 27 a.C. Lione divenne la capitale della provincia romana della Gallia Lugdunensis, la città crebbe fino a diventare la più popolosa città dell’Europa ad ovest delle Alpi, si arricchì di teatri, templi, acquedotti, terme, fontane, arrivando ad avere una popolazione di circa 200 000 abitanti nel II secolo.

In questo periodo Lione diede i natali a due imperatori romani: Nel 10 a.C. nacque a Lione il futuro imperatore Claudio, che regnerà sull’Impero Romano tra il 41 d.C e il 54 d.C., mentre quasi 200 anni più tardi, nel 188 d.C. vi nacque Caracalla, che fu imperatore tra il 198 d.C e il 211 d.C..

Nel 197 d.C. Lione venne severamente danneggiata durante la cosiddetta battaglia di Lugdunum combattuta tra gli eserciti dell’imperatore romano Settimio Severo e dell’usurpatore Clodio Albino. La città, secondo le testimonianze storiche e le evidenze archeologiche, mai si riprese completamente dalle devastazioni provocate da questa battaglia, divenendo un centro secondario del tardo impero. Con la caduta dell’Impero Romano, nel V secolo, Lione, divenne la città principale del regno di Borgogna.

Lione tornò a nuova prosperità solo nel periodo rinascimentale, grazie ai mercanti italiani, principalmente fiorentini, con l’affermarsi delle fiere di Lione. La città divenne il centro bancario del Regno di Francia, durante questo periodo l’influenza italiana sull’architettura di Lione fu molto marcata. Grazie al commercio della seta, la città divenne, nel corso del XIX secolo, un importante centro industriale.

Lione, è oggi il capoluogo della regione Rodano Alpi, e dopo Parigi, e assieme a Marsiglia una delle città più importanti della Francia, l’agglomerato urbano di Lione conta quasi 1.500.000 abitanti, ma la sua area metropolitana supera i due milioni.

COSA VEDERE: LE ATTRAZIONI PRINCIPALI DI LIONE

La città storica si divide in tre parti principali, la parte medievale chiamata Vieux Lyon (vecchia Lione), situata nella parte destra del fiume Saone, la Presqu’île, di epoca ottocentesca, e la Croix-Rousse. La parte antica di Lione, che comprende i quartieri della Vecchia Lione (Vieux Lyon), della Fourvière, della Presqu’île e della Croix-Rousse, fa parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO.

La Vieux Lyon si estende su tre quartieri, a nord quello di Saint-Paul, al centro quello di Saint-Jean e a sud quello di Saint-Georges. La parte antica di Lione è caratterizzata da vie acciottolate e da palazzi risalenti alle epoche rinascimentali e medievali. Sulla collina de la Fourvière che sovrasta il quartiere della Vieux Lyon sono visibili i principali resti della Lione romana. Fourvière. La Presqu’île è oggi il vero centro di Lione, questo quartiere che si estende alla confluenza tra il Rodano e la Saona, esso rappresenta la continuità urbana della città antica. Presqu’île. La Croix-Rousse, è un quartiere famoso per gli edifici che i canuts, così venivano chiamati i tessitori di seta, possedevano per lavorare. Croix-Rousse.

A circa un chilometro dal quartiere Prequ’ile e non lontano da quello della Croix-Rousse, oltre il Rodano, si trova un suggestivo parco ottocentesco di 117 ettari, il Parc de la Tête d’Or, nel quale si trovano uno zoo, un orto botanico, un roseto, e un lago, nel quale in estate si possono fare gite noleggiando delle barche. Il parco è l’ideale per passare del tempo libero con i bambini.

Da non perdere la visita alla Citè Internationale, che si trova nella parte nord del parco, si tratta di un suggestivo edificio progettato dal famoso architetto italiano Renzo Piano che ha ospitato il G7 nel 1996, la zona è stata arricchita anche da un anfiteatro, dal Palazzo dei Congressi, e da un museo di arte contemporanea.

Per gli appassionati di auto e moto d’epoca da non mancare la visita al Musée de l’automobile Henri-Malartre, situato a Rochetaillée-sur-Saône ad una decina di chilometri da Lione, il museo è dedicato all’automobile e al trasporto pubblico, vi si trovano pezzi unici, tra cui 120 auto dal 1890 ad oggi, 50 moto dal 1904 al 1964, oltre ad altri mezzi di trasporto come tram, carrozze, locomotive.

COSA VEDERE A LIONE: IL QUARTIERE DELLA VIEUX-LYON

La Vieux Lyon si estende su tre quartieri, a nord quello di Saint-Paul, al centro quello di Saint-Jean e a sud quello di Saint-Georges. La parte antica di Lione è caratterizzata da vie acciottolate e da palazzi risalenti alle epoche rinascimentali e medievali.

Il quartiere di Saint-Jean, che fu nel medioevo il centro della vita politica e religiosa di Lione, oggi presenta cortili interni (Traboule) molto belli, spesso insospettabili e che mantengono le loro caratteristiche medievali. I Traboule sono una caratteristica di Lione, si tratta di passaggi segreti pedonali, che talvolta includono delle bellissime scale a chiocciola, situati sotto a palazzi, cortili, strade, che permettono di passare da una via all’altra della città al riparo dagli agenti atmosferici.

A Lione se ne contano 315 e sono situati per lo più nella vecchia Lione. I tessitori li usavano per trasportare le stoffe di seta per far sì che queste non si potessero bagnare durante il tragitto.

Principalmente zona pedonale, il quartiere consente piacevoli passeggiate, qui si trova la cattedrale gotica di St.-Jean (Primatiale Saint-Jean), situata nelle vicinanze del fiume Saone, l’edificio risale al XII secolo, costruita in stile romanico e gotico, edificata nella sede di un’antica chiesa del VI. Molto bello il rosone centrale e degni di nota sono i tre portali ornati da bassorilievi. All’interno si trovano la Cappella dei Borboni (Chapelle des Bourbons) in stile gotico fiammeggiante, e il coro del XII secolo, infine si può ammirare l’antico orologio astronomico del XIV secolo, i cui rintocchi si possono ascoltare in alcune ore della giornata, alle 12, 14, 15 e 16.

Accanto alla cattedrale si trova il palazzo della Manécanterie, risalente al XII secolo, è uno dei pochi esempi di stile romanico presenti in città, l’edificio ospita il Museo del Tesoro della Cattedrale (Musée du Trésor de la Cathédrale de Saint-Jean). Vicino alla cattedrale sono anche l’antico Palazzo Arcivescovile, oggi sede della biblioteca municipale del quartiere, il Palazzo di Giustizia, edificio maestoso del XIX secolo, e il giardino archeologico di St.-Jean con i resti di due chiese romaniche. Nel Palazzo di Gadagne (Hôtel de Gadagne) è allestito il Museo Storico di Lione (Musée d’histoire de Lyon) e il Museo Internazionale delle Marionette (Musée des marionnettes du monde).

COSA VEDERE A LIONE: LA COLLINA DELLA FOURVIÈRE

Sulla collina de la Fourvière che sovrasta il quartiere, è l’omonimo Parco Archeologico, dove sono visibili i principali resti della Lione romana, l’antica Lugdunum, tra questi i più importanti sono il Teatro Romano, costruito nel 15 a.C., l’Odeon, risalente al II secolo, e lo pseudo tempio di Cibele, del I secolo.

Ma sulla collina si trovano anche altri resti romani come quelli dei mausolei romani di Lione (tomba di Turbio), degli archi dell’acquedotto di Gier, delle terme della rue des Farges e della fontana di Cibele. Qui si trova anche il Musée de la civilisation gallo-romaine, dove sono esposti i reperti della Lione romana, tra cui alcuni meravigliosi mosaici.

L’attigua Basilica di Notre-Dame de Fourvière, che domina tutta la città, è un edificio imponente del XIX secolo in stile neo-bizantino, la chiesa è dedicata alla Vergine Maria, fu edificata dopo un voto fatto dalla popolazione come omaggio alla Vergine per aver contribuito alla salvezza dei lionesi durante la guerra franco-prussiana.

Oggi come omaggio alla Vergine Maria per tutte le grazie che ha concesso alla popolazione, c’è la consuetudine l’8 dicembre di porre sulla propria finestra di casa una candela come simbolo di devozione e ringraziamento verso la Madre di Dio. La Basilica possiede una terrazza, dalla quale si può godere un bel panorama sulla città.

Accanto alla Basilica di trova la Tour Métallique, sorella minore della Tour Eiffel di Parigi, innalzata alla fine del XIX, e dalla quale si può ammirare una vista spettacolare della città a 360°. Per raggiungere la collina di Fourviere si possono utilizzare i sentieri pedonali o la funicolare che senza dubbio rimane il modo più comodo per visitare il luogo.

COSA VEDERE A LIONE: IL QUARTIERE DI PRESQU’ÎLE

Questo quartiere che si estende alla confluenza tra il Rodano e la Saona, inizialmente era un’isola chiamata Canabae bagnata dai due fiumi che attraverano la città, solo nel 1772 divenne penisola grazie all’intervento di un ingegnere francese che riuscì ad unirla alla terraferma grazie al suo progetto. In seguito questa parte della città subì saccheggi da parte dei seguaci di Robespierre che portarono alla distruzione di molti edifici rinascimentali.

La Presqu’île è oggi il vero centro di Lione, essa rappresenta la continuità urbana della città antica, la Vieux-Lyon, attraverso le sue strade rinascimentali come la splendida Rue Mercière, o le sue vie, piazze, palazzi e monumenti neo-classici.

Da vedere la maestosa fontana di Bartholdi di Place des Terreaux costruita nel XIX secolo utilizzando una quantità esorbitante di piombo, raffigurante quattro cavalli, simbolo dei quattro fiumi più importanti della Francia che scorrono verso il mare, che trascinano impetuosi una carrozza. Di fianco, nelle vicinanze dell’antico Hôtel de Ville costruito nel XVII secolo, si trovano altre 69 piccole fontane, incassate nel suolo, di materiale granitico e quando tutte sono in funzione con i loro bei giochi d’acqua, sono la gioia dei più piccoli. Il palazzo del Teatro dell’Opera (Opéra) è un edificio neoclassico risalente al 1832, caratterizzato da una grande cupola in vetro realizzata da Jean Nouvel nel 1993.

La chiesa di St.-Nizier (Église St-Nizier), edificio del XIV secolo con facciata in stile gotico fiammeggiante, che si trova dove in passato era un tempio romano, e dove successivamente, nel V secolo, per ordine del vescovo della città, fu costruita una basilica, allo scopo di accogliere i resti di 177 martiri di Lione. In seguito questa prima basilica fu distrutta dai saraceni, ricostruita intorno al XIV secolo fu completata dopo due secoli. All’interno si notano dei mosaici che hanno come soggetti i martiri, una cripta e due cappelle laterali.

Vicino si può fare anche una visita al museo più importante di Lione, quello delle Belle Arti (Musée des Beaux-Arts de Lyon), con una collezione di quadri e opere d’arte seconda solo ai musei di Parigi, nel quale si trovano dipinti e sculture tra i più importanti presenti in Francia, tra cui molte opere di artisti francesi, italiani e fiamminghi come il Perugino, Tintoretto, Guido Reni, Rubens, Nicolas Poussin, Monet, Pissarro, Degas, Gauguin, Van Gogh, Cézanne, Renoir e Rembrandt.

Tra gli altri musei del quartiere di Presqu’île sono da segnalare quello del tessuto (Musée des Tissus et des Arts décoratifs) dedicato alla seta e alle arti decorative (mobili e oggettistica antica), molto interessante è anche il Musée des Hospices Civils, situato all’interno dell’immenso Hôtel-Dieu, dove sono ricostruite due farmacie del XVIII secolo.

Tra gli altri spazi urbani da ammirare sono la Place Antonin Poncet, la Place Carnot e la Place Bellecour, con la statua equestre di Louis XIV, e la statua di Antoine de Saint-Exupéry con il Piccolo Principe. Tra gli edifici il Teatro dei Celestini (Théâtre des Célestins), il Palazzo della Borsa (Palais de la Bourse).

COSA VEDERE A LIONE: IL QUARTIERE DELLA CROIX-ROUSSE

La Croix-Rousse, chiamata anche la collina che lavora, dove nell’ottocento sorsero piccoli opifici dedicati alla lavorazione della seta. Questo quartiere è situato nella parte settentrionale della collina ed è famoso per gli edifici che i canuts, così venivano chiamati i tessitori di seta, possedevano per lavorare. Erano case che possedevano ampie finestre per lavorare in piena luce e soffitti abbelliti da travi in legno che raggiungevano i 4 metri di altezza per piazzare macchinari molto grandi per tessere la seta.

Oggi queste abitazioni si sono trasformati in esclusivi loft. In questa parte della città si trova un interessante mercato all’aperto, ma soprattutto vige la presenza del famoso urlatore che non è altro che un attore che recita il tutto contro tutti. Armato di megafono e di bicicletta ogni domenica alle 11 si mette a urlare, inveendo contro la politica e recitando poesie d’amore.

Da vedere il Mur des Canuts, interessante muralas dipinto su di un condominio. Nelle vicinanze si trova il Montée de la Grande Cote un passaggio che permette di raggiungere la place des Terraux, nel quale si trovano interessanti laboratori di sete e di creazioni artistiche.

Da non perdere la visita alla place Bertone, piazza verde piena di alberi, nella quale in estate vi si tengono concerti e opere teatrali, ai resti romani dell’Amphithéâtre des Trois Gaules, e al Jardin Rosa Mir che ha una particolarità, quello di essere circondato da mura e abbellito da tantissime conchiglie.

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